Contrariamente a quanto si sostiene secondo cui il sesso sta scomparendo dai film, quest'anno sul grande schermo c'è stata una quantità sorprendente di contenuti sessuali. Anche se è vero che le scene di sesso sono state meno frequenti negli ultimi anni, il 2024 ha già offerto una gamma diversificata di rappresentazioni sessuali, dall'appassionata storia d'amore lesbica all'emozionante thriller queer. Questi film dimostrano che il multiplex è ben lungi dall'essere un ambiente asessuato.
La scorsa estate
L'estate scorsa di Catherine Breillat è un film francese per eccellenza che scava in un territorio morale complesso. Léa Drucker offre una performance accattivante nei panni di Anne, una moglie e madre apparentemente perfetta la cui vita viene sconvolta quando il figliastro si trasferisce. Il film esplora i temi del desiderio, della moralità e del confine sfumato tra il bene e il male. La relazione di Anne con il giovane è ambigua, lasciando gli spettatori a mettere in dubbio le sue motivazioni e la natura delle sue azioni. Breillat evita magistralmente risposte facili, presentando uno studio del personaggio moralmente complesso che rimane nella mente molto tempo dopo la fine dei titoli di coda.
Last Summer è un remake del film danese Queen of Hearts, che era un po' più sessualmente esplicito rispetto al nuovo. L'approccio di Breillat alla sessualità è non convenzionale quanto l'argomento tabù del film. Concentrandosi sulle espressioni facciali piuttosto che sulle immagini esplicite, costringe gli spettatori a confrontarsi con le complessità emotive e psicologiche delle azioni dei personaggi. L'estate scorsa è una provocazione deliberata, che rifiuta risposte facili o moralizzatrici. Invece, invita alla contemplazione sul desiderio, sulla colpa e sui confini sfumati della moralità. L'atmosfera sobria ma intensa del film ricorda una certa epoca di cinema provocatorio, rendendolo una deviazione stimolante dalla tariffa più sensazionalistica di oggi.
L'amore giace sanguinante
Il sesso è parte integrante del crudo realismo del film e dello sviluppo del personaggio. La tensione erotica tra Lou e Jackie, radicata nell'ambiente della palestra, è essenziale per stabilire il loro intenso legame. La regista Rose Glass usa abilmente il sesso per esplorare la connessione fisica ed emotiva tra i personaggi, creando sequenze visivamente sorprendenti e provocatorie. L'esplorazione della sessualità nel film aggiunge profondità alla narrazione e contribuisce a creare l'atmosfera generale. Mentre i due si stanno ancora conoscendo, Lou offre a Jackie quelli che lei sostiene siano degli steroidi avanzati, e dopo che uno di loro lo ha somministrato all'altro, stanno pomiciando. Quello che segue è sesso sudato e disordinato in un'atmosfera romantica ma comunque eccitante dove nient'altro conta tranne il piacere. Una delle scene più erotiche avviene quando Lou chiede a Jackie di spiegarle il modo in cui preferisce masturbarsi. Jackie si alza e Lou osserva attentamente la sua demo e condividono questa incredibile intimità tra loro.
Love Lies Bleeding presenta scene erotiche intense ma brevi. Questo approccio distingue la rappresentazione della sessualità nel film dalle rappresentazioni gratuite. La potente connessione fisica tra i personaggi è fondamentale per comprendere le scelte di Lou mentre la rabbia crescente di Jackie prende il sopravvento sulla narrazione. L'avvincente intensità del film si manifesta fin dall'inizio, affascinando il pubblico per tutto il tempo. In definitiva, Love Lies Bleeding è un’esplorazione magistrale dell’erotismo sullo schermo.
Birder
Il film a basso budget di Nate Dushku, Birder, è un thriller crudo e sessualmente esplicito ambientato in un campeggio queer in cui l'abbigliamento è facoltativo. Il film descrive un serial killer che depreda la comunità vulnerabile, offrendo un commento critico sui potenziali pericoli all'interno di contesti sociali anonimi. Nonostante il budget basso, Birder sfida le nozioni tradizionali di qualità cinematografica, richiamando lo stile grintoso del cinema queer dei primi anni '90. Il film presenta un ritratto sincero della vita queer contemporanea, mostrando sia la sua apertura che i rischi intrinseci.
Sfidanti
Mentre un tempo il sesso esplicito era un tabù nel cinema, suscitando polemiche negli anni '80 e '90, la decisione di omettere una scena di sesso nel film "Chiamami col tuo nome" del 2017 ha scatenato un intenso dibattito. Il regista Luca Guadagnino ha giustificato questa scelta, sostenendo che si trattava di un approccio rispettoso dell'intimità dei personaggi. Tuttavia, molti si sono chiesti se la sua decisione derivasse dal disagio nel rappresentare la sessualità gay, soprattutto considerando le scene eterosessuali più esplicite del film.
Gli sfidanti creano un po' di calore attorno ad esso, soprattutto a causa del suo cast: Zendaya, Josh O'Connor e Mike Faist. Il film diventa esplicito con il loro bacio perché è piuttosto appassionato e ti fa pensare che entrambi i personaggi maschili siano innamorati di Zendaya. Non tanto tra loro, ma questo solleva alcune sopracciglia e domande. Nella scena in cui la star del tennis Tashi visita la camera d'albergo dei suoi migliori amici Patrick e Art, dice loro di baciarsi, e loro lo fanno. Il che sembra del tutto normale e normale per loro e si sentono a proprio agio l'uno con l'altro. Sono ancora amici finché Tashi non arriva tra loro. La storia è meno incentrata sulle sue relazioni individuali rispetto a quella che condividono i due uomini. Questo è un film sull'intimità tra gli uomini, compreso il contatto sessuale. E riguarda anche la misura in cui questi personaggi si conoscono, il modo in cui si guardano, la loro dinamica e la loro amicizia.